sedicesima lezione - modulazione C F


Ton C I II III IV V VI VII I II III IV V
C Dm Em F G Am Bmb5 C Dm Em F G
Ton F F Gm Am Bb C Dm Emb5 F Gm
I II III IV V VI VII I II

Questa tabella è utile per evidenziare le differenze tra la tonalità di C maggiore e quella di F maggiore.
Ci dice che nella tonalità di C il IV, il VI, il I e il II sono i gradi neutri tra C e F,
cioè si riferiscono ad accordi che sono uguali in entrambe le tonalità,
mentre il V, il VII e il III della ton di partenza sono modulanti,
perchè contengono il B che quando viene alterato, cioè bemollizzato,
definisce la triade che lo contiene come accordo modulante verso la tonalità di F,

ovvero gli accordi che contengono il B bemolle, sono gradi modulanti,
perchè precisano che siamo nella tonalità di F e non in quella di C.

Quindi possiamo dire che, stabilita la tonalità di C, è possibile modulare nella tonalità di F
alterando i gradi V, VII, III della tonaltà di partenza (C),
che diventano i gradi II, IV, VII della tonalità di arrivo (F).
Il movimento più utilizzato per consolidare poi la tonalità di arrivo rimane sempre il V- I.

Dovrai svolgere gli studi di questa modulazione provando ad entrare da tutti i gradi modulanti.
Ora puoi usare più propriamente le progressioni, che dovranno tener conto della regione neutra, dell'accordo modulante, e del consolidamento della nuova tonalità con cadenza.
Sviluppa gli studi sia in 3/4 che in 4/4, svolgi la modulazione correttamente e non aspettarti altro.

modulazione C - Dm

ascendente discendente
I II III IV V VI# VII# I I VII VI V IV III II I
Dm Em F5+ G7 A7 Bmb5 C#dim Dm Dm C7 Bb7+ Am7 Gm7 F7+ Emb5 Dm

Questa tabella contiene tutti gli accordi costruiti sulla scala melodica di Dm.
Quelli colorati sono modulanti, quelli bianchi sono gli accordi neutri tra le due tonalità.
Per entrare in Dm da C bisogna introdurre gli accordi della scala minore melodica ascendente di Dm,
(cioè quelli che contengono un C#), mentre quelli che contengono il Bb ci portano alla tonalità di F.
La modulazione può essere diretta o si può arrivare al Dm dalla tonalità di F, suo relativo maggiore.
Dando luogo a due modulazioni C - F e F - Dm.


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