Realizzazioni 5 - seconda specie - 3 voci

Questa combinazione prevede una voce al CF,
una voce di prima specie, in 4/4,
Una voce, in 2/4, di seconda specie.

Questo naturalmente può dar luogo a sei differento disposizioni di questa combinazione.
E questo comporta la necessità di studiare e scrivere una combinazione corretta
in ciascuna di queste 6 posizioni nei due modi, maggiore e minore.
Raggiunto questo obiettivo potrò proseguire.

E' un esercizio, noioso, di pura pratica compilatoria e anche quando è corretto non offre ritorni musicali apprezzabili. Siamo in un terreno assolutamente astratto. Ma questa è anche la ragione che mi affascina e mi suggerisce di proseguire.


2 specie

 

1 specie

 

2 specie

 

CF

 

CF

 

1 specie
1 specie 2 specie CF 2 specie 1 specie CF
CF CF 1 specie 1 specie 2 specie 2 specie

1

2

3

4

5

6

Non ci sono da aggiunere regole a quelle della prima e seconda specie.
Si può osservarre che gli accordi possono formarsi sia sul primo che sul secondo tempo della battuta.

 

Quella sopra è la n° 3 delle posizioni possibili individuate per questa specie a 3 voci.
Il CF è evidenziato in giallo
Gli accordi scritti sotto la seconda specie (voce alta),
sono quelli che si formano sul tempo debole della battura
(notare a batt 5 l'introduzione del secondo rivolto di D su tempo debole,
reso possibile dalla nota di passaggio).
Le x in alto indicano ancora le note di passaggio.
I numeri sotto la voce bassa e alta esprimono sempre la loro relazione intervallare con il CF.

Il culmine della voce alta (E) viene ripetuto a batt 6,
e questo è considerato un errore che toglie melodicita e potenza drammatica alla voce.
Ma ovviamente quando non è possibile rispettare tutte le regole e i divieti
sarà necessario individuare quelli che hanno meno forza prescrittiva.
Deve essere sempre l'ascolto a farci decidere quale delle possibilità è più praticabile.

 

Sopra la combinazione è la n° 2.
Sui tempi deboli di batt 4, 8 e 12 si formano delle triadi in secondo rivolto (5Am, 5Bm5b e di nuovo 5Am).
Ma sono su note di passaggio e questo permette il loro utilizzo.
Tutte le quinte e ottave sono raggiunte con movimento inverso.
Le x sotto il CF indicano che la triade non è completa.

Sotto la combinazione è la n° 1

 

Sotto la combinazione è la n° 4

 

Sotto la combinazione è la n° 5

 

Sotto la combinazione è la n°6

 

Alcune osservazioni:

scrivo sempre il cifrato (la sigla degli accordi) sotto il CF.
Le x indicano che non c'è triade completa, mentre 3C o 5C vuole dire C è in primo o secondo rivolto
(ovvero c'è la terza o la quinta al basso).
Registro con soddisfazione che il tempo a me necessario per elaborare queste combinazioni
diminuisce rapidamente e anche se questo fosse l'unico beneficio è pur sempre benvenuto.
Individuo gli errori grazie all'ascolto, prima di scrivere i numeri e il cifrato, che servono per definirne l'origine.
E anche questo rientra negli obiettivi di questo studio.

Quindi decido di fare anche le 6 combinazioni in modo minore della seconda specie a 3 parti;
se non altro servirà sicuramente per sciogliere la mano e quindi non è tempo perso.

Ma sospetto che i benefici si depositino in profondità e credo che indagare
sui principi del pensiero musicale sia un procedimento coerente al progetto che motiva queste pagine.

(Scrivendo queste righe a volte mi viene da pensare che scrivere parole
è simile a scrivere musica: si inseriscono le parole proprio come le note,
scegliendo tra le 3, 4, 5 possibilità che si presentano per definire un contenuto,
e cercando quella più precisa, più espressiva e meno estranea all'equilibrio del periodo e di tutta la forma.
Questo conferma che la musica, la più asemantica delle arti, non per questo è priva di contenuti).

L'ordine con cui ho sviluppato queste combinazioni
non è nell'ordine delle sei disposizioni che ho elencato più sopra
perchè ho iniziato in modo del tutto casuale dalla n°3, poi la 2, la 1 ecc.
Quello che invece non è casuale ma cronologico è l'ordine con cui pubblico questi studi
perchè come ho già detto la ragione di questo diario è raccontare lo sviluppo di un pensiero,
di una idea. In seguito arriverò anche alle ragioni e alla storia, che non sempre è determinata dalle circostanze.

Del resto anche per parlare del contrappunto delle specie conviene rimanere nel campo dell'astratto.

Comunque la povertà di questi mezzi non permette di osservare uno sviluppo qualitativo del linguaggio.
Che quindi per ora rimane un'ipotesi e un auspicio.


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