Realizzazioni 2 - prima specie - 3 voci - magg e min

Ho aggiunto prima la voce sotto il CF e poi quella sopra accogliendo i consigli di tutti i teorici.

I numeri sotto la voce alta definiscono l'intervallo con il CF.
E anche i numeri sotto la voce bassa si riferiscono al loro rapporto intervallare con il CF
Sotto il CF invece il nome degli accordi che vengono a formarsi con il movimento delle voci.
Per 3C e 5C intendo che il basso ha la 3 o la 5 dell'accordo,
ovvero che è in posizione di primo o secondo rivolto.
X vuol dire che l'accordo è incompleto.
Ho evidenziato con un filtro giallo il CF per mia comodità,
cioè per non incorrere nell'errore di modificarlo.

Realizzazione con il CF alla voce alta (sotto)

I numeri sotto la voce di contralto e tenore misurano il rapporto intervallare
tra queste voci e il CF, che in questo caso è al soprano.

Scrivo prima la voce bassa e poi quella interna.

La debolezza di questa realizzazione è che sembra suggerire uno sviluppo melodico organizzato,
che è procedimento malvisto nel contrappunto severo.

La trasgressione che il mio orecchio ammette volentieri è il secondo rivolto del I a battuta 12:
Effettivamente il passaggio appartiene più alla sensibilità armonica che contrappuntistica.

Un 'altra cosa che non tutti i teorici approvano
è l'utilizzo di note ripetute (batt 9-10) nella prima specie (nota contro nota).
Io trovo che sia una condotta irrinunciabile e che il valore prescrittivo di questa regola non abbia fondamenti.

Questa seconda realizzazione mi sembra più scorrevole della prima.
Il principio rimane quello di aggiungere due voci al CF,
melodie che dopo un salto ritornano per moto congiunto,
cercando di presentare i salti in una sola voce mentre le altre muovono per gradi vicini.
Tre voci che si muovono per intervalli ampi disturbano il fluido melodico che caratterizza questo stile.

Qui (sotto) le note ripetute sono troppe e fanno perdere la continuità melodica soprattutto alla voce alta.
Le 5e arrivano tutte con moto inverso o obliquo (una voce legata, proibita in questo stile).

La penultima battuta naturalmente non può essere un accordo di G
perchè il CF che è nel basso porta un D e quindi il G sarebbe in posizione di secondo rivolto, che è proibita.
Allora non può essere che il VII grado, il Bm5b, che deve presentarsi in primo rivolto.

 
Nel modo minore

Anche per il modo minore userò lo stesso CF delle realizzazioni a 2 voci,
che ora dovrà essere sviluppato anche sulla terza voce.

Con il CF nella voce interna scrivo prima la voce bassa,
che poi potrò modificare se creerà problemi irrisolvibili con le altre voci.

Aggiungendo una terza voce a due voci date, l'analisi per determinarne la correttezza
non si limiterà al suo rapporto con il CF ma anche al tipo di accordo che genera con l'altra voce.

Considero conclusa una realizzazione quando non contiene trasgressioni alle regole dello stile
e quando il mio orecchio non trova più inciampi.

Anche quando il CF è nella parte alta, la prima voce che inizio a scrivere è il basso.
E poi la voce interna, quella che più aderisce alla funzione di riempitivo,
anche se questa è un'idea non compatibile allo stile che richiede tre voci uguali e autonome.

Iniziare gli accordi con un raddoppio a batt 3 (sotto), cioè con un accordo incompleto,
mi sembra un buon modo per introdurre la terza voce, leggermente in sordina.

Le 5 parallele tra voci superiori a batt 11 sono un errore perchè proibite dallo stile.
E l'ascolto conferma che in questo intervallo c'è un problema, un inciampo.

In un estremo tentativo di sintesi provo ad elencare tutte le posizioni nelle quali possono presentarsi gli accordi permessi, cioè le triadi in stato fondamentale, di primo rivolto e gli accordi incompleti.

Quattro posizioni per la trade completa:
due in fondamentale, due in primo rivolto.

Sei posizioni per gli accordi incompleti,
cioè i bicordi che raddoppiano una nota:
tre disposizioni diverse
quando hanno come basso la fondamentale
e tre quando hanno per fondamentale la sua terza.

Queste sono tutte le possibilità offerte
dal contrappunto di prima specie a tre parti.

Non prendo in considerazione tre suoni uguali
perchè il movimento è povero, fastidioso
e proibito sempre tranne che nell'ultima battuta.

(ma io lo evito in ogni caso perchè veramente deprimente, è come svelare il trucco dopo un gioco di prestigio).


Con un CF maggiore e uno minore presentati nella voce media, alta e bassa,
si completa lo studio di questa specie,

che restituisce una musica severa, austera, diversa da quanto ascoltato finora
ma emozionante se presentata nel suo contesto, magari di grandi cori in una cattedrale.

A volte penso che i primi compositori di musica polifonica
cercassero le melodie che intonano gli angeli
immaginando che la musica sia il loro modo di parlare.

E questo forse spiega l'introduzione della musica nelle chiese e nelle cattedrali.
Il rigore e la semplicità delle forme non diminuivano certo il grande effetto emozionale
che questi cori, potenziati dal riverbero garantito dal luogo,
producevano nelle coscienze dei fedeli in preghiera.


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